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La salute delle orecchie è una questione da tenere a mente in ogni momento dell’anno, ma ogni stagione ha i propri problemi e le proprie esigenze.

Le orecchie, infatti, reagiscono diversamente al caldo e al freddo, al vento e all’umidità, ma anche agli sbalzi di temperatura, ai pollini nell’aria e al contatto con l’acqua.

Per non arrivare a ritrovarsi con un’infiammazione e con il conseguente dolore all’orecchio, è bene seguire qualche semplice norma di buona condotta per evitare i fattori di rischio e sfruttare al meglio i vantaggi di ogni stagione dell’anno.

Che sia estate, autunno, primavera o inverno, però, restano validi alcuni consigli, a partire dalla necessità di una corretta e approfondita igiene dell’orecchio. Grazie ad alcuni prodotti specifici è possibile pulire il condotto uditivo senza il rischio di creare spiacevoli tappi di cerume, problema che si riscontra soprattutto quando si ricorre all’uso dei cotton-fioc, o senza rischiare di ferire l’epidermide o la membrana timpanica. Qualunque sia il problema, infatti, difficilmente si risolverà inserendo un corpo estraneo nell’orecchio: pratica da tempo sconsigliata da tutti gli specialisti.

Se questo consiglio è valido in tutti i periodi dell’anno, altri possono invece essere ispirati dalle particolari condizioni atmosferiche che caratterizzano il ciclo delle stagioni. Vediamo quindi quali sono i principali problemi che possono interessare le orecchie nei vari mesi dell’anno e come affrontarli senza rischi per la salute.

La salute delle orecchie in estate

Sebbene quelli estivi possano apparire come i mesi meno rischiosi per la salute dell’orecchio, va precisato che non sempre è così. Le orecchie sono infatti esposte ad alcuni fattori che possono rappresentare un motivo di fastidio, come ad esempio:

  • Le elevate temperature: aria calda e temperature elevate seccano la pelle interna delle orecchie, compromettendo il delicato equilibrio creato dalle secrezioni ceruminose e provocando la formazione di tappi di cerume;
  • L’umidità: anche l’umidità è responsabile del cambiamento di consistenza del cerume, per cui è importante ricordarsi di asciugare bene le orecchie con un panno pulito.
  • Cloro: l’acqua delle piscine non è la migliore amica delle orecchie; la forte percentuale di cloro usato come antibatterico è responsabile della riduzione dell’acidità nell’epidermide che riveste l’orecchio, che determina un abbassamento delle difese dalle infezioni.

Un altro rischio connesso alla stagione estiva è rappresentato dalla cosiddetta otite del nuotatore, molto frequente tra giovani e adulti che trascorrono molto tempo con la testa sott’acqua. Anche questo disturbo colpisce la cute che riveste il condotto auricolare e di manifesta sotto forma di dolore intenso, prurito e senso di ovattamento dell’udito. Poiché nella maggioranza dei casi l’otite del nuotatore si manifesta con un’infezione batterica, la terapia prevede antibiotici e, naturalmente, l’allontanamento da fonti di umidità.

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