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Nelle stagioni più torride, solitamente nel periodo compreso da marzo a ottobre, possono manifestarsi allergie causate dal contatto con sostanze presenti nell’aria.

I sintomi più comuni che ne derivano sono sonnolenza, starnuti, lacrimazione e difficoltà respiratorie. A dipendenza dell’allergia la sintomatologia può presentarsi in modo:

  • intermittente, esclusivamente nelle stagioni più calde;
  • persistente, in maniera costante nel corso dell’anno.

Per contrastare il disturbo e scoprire quali sono i rischi di contatto è possibile rivolgersi a uno specialista otorinolaringoiatra, in grado di esplorare le cavità nasali e stabilire la classe di allergeni.

Rinite allergica

In presenza dei sintomi sopracitati è necessario procedere con una visita otorinolaringoiatra completa, utile a verificare la presenza di una rinite allergica e di eventuali ostruzioni nasali.

La rinofibroscopia permette verificare le condizioni della laringe e delle cavità interne nel naso, del tratto respiratorio e controllare la parete dei turbinati, al fine di scovare eventuali ostacoli meccanici al passaggio dell’aria e intervenire di conseguenza. L’esame prevede l’utilizzo di una piccola sonda nasale, non è invasivo e non richiede alcun tipo di preparazione preventiva.

Ottenuta la diagnosi solitamente il paziente viene indirizzato verso uno specialista allergologo, che individuerà la o le cause dell’allergia.

Prick test e rast test

Con questi test è possibile stabilire quali sono gli allergeni coinvolti e ottenere un inquadramento diagnostico specifico.

L’allergologo sottoporrà il paziente a piccolissime quantità dei più comuni allergeni, come muffe, polline, pelo di animali domestici.
Il test viene eseguito effettuando una leggera puntura della cute e applicando una minuscola dose di allergene.
Se dopo pochi minuti la zona trattata presenterà sfoghi o irritazioni, allora quel particolare componente sarà la causa scatenante dell’allergia.

Trattamento di una rinite allergica

La prima azione da effettuare per prevenire la comparsa dell’allergia è quello di mantenere la distanza dalla causa scatenante, ossia dall’allergene. In alcuni casi non è così semplice, specialmente se si tratta del pelo dell’animale domestico o del polline e di conseguenza vengono somministrati farmaci antistaminici o cortisonici, in grado di ridurre l’attività dell’istamina e alleviare l’infiammazione.

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