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L’esame audiometrico vocale o tonale viene prescritto dal medico dal momento in cui il paziente soffre di una perdita di udito.

In seguito a un incidente o col passare degli anni, soffrire di ipoacusia può essere una condizione normale o, al contrario, derivare da una patologia preesistente.

Indagare la causa della perdita di udito e verificare la capacità delle nostre orecchie di captare le frequenze diventa quindi prioritario: con un esame audiometrico vocale o tonale di breve durata è oggi possibile.

Vediamo insieme alla Dott.ssa Otorinolaringoiatra Ambra Barbagallo di cosa si tratta e come si esegue questo esame di controllo.

Quando è necessario sottoporsi a un esame audiometrico vocale


La soglia di udibilità umana, o il valore massimo percepito dal nostro orecchio, riesce a captare i suoni la cui frequenza è compresa tra 20 Db a 200 HZ. Quando la percezione di questi valori muta è importante sottoporsi a un esame audiometrico che permetta di verificare qual è la frequenza minima percepibile e se rientra tra gli standard.

Questo esame di controllo viene altresì utilizzato nel caso in cui il paziente indossi un apparecchio acustico per verificare eventuali miglioramenti o peggioramenti della condizione di salute.

Come si esegue

Esistono due tipologie di esami di audiometria:

  • Vocale, come suggerisce il termine, effettuato con l’utilizzo della voce. Il paziente viene introdotto in una camera insonorizzata e, con l’ausilio di un paio di cuffie, ascolterà una voce registrata e parole bisillabiche che dovrà ripetere ad alta voce. Nella fase successiva verrà introdotto un sottofondo rumoroso per verificare così la reale percezione delle voci riprodotte nelle diverse intensità;
  • Tonale. Il paziente, come nel primo caso, indosserà delle cuffie e verrà sottoposto a dei suoni registrati di diversa intensità. Il tecnico audiometrista invierà toni alti e bassi e chiederà al paziente di fare un cenno o premere un pulsante nel caso in cui li percepisca.

Diagnosi e cura

Mediante questi due esami sarà quindi possibile ricreare un grafico che rappresenti la capacità uditiva dell’orecchio e diagnosticare un’eventuale sordità o la gravità del trauma uditivo. Spesso l’esame audiometrico viene richiesto direttamente dal paziente su consiglio del medico o dei familiari che denunciano una carenza di udito da parte del soggetto.

Nei casi più fortunati l’ipoacusia si risolverà rimuovendo il classico tappo di cerume, mentre in altri potrebbe essere necessario effettuare un’analisi più approfondita.

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