L’orecchio è l’organo adibito al senso dell’udito ma non solo. La sua funzione è correlata anche all’equilibrio statico e dinamico.
L’anatomia dell’orecchio e la sua funzione sono più complicati di quanto si possa pensare. Infatti, noi vediamo solo una piccola parte di questo organo, ma la parte interna è costituita da una fitta rete di muscoli, vasi, ossicini e membrane che lavorano in sinergia per portare i suoni dall’ambiente esterno al cervello.
Vista la delicatezza di questo organo e della sua fondamentale funzione, prendersene cura è importante per evitare che insorgano altre patologie correlate non solo all’udito ma anche all’equilibrio.
La dott.ssa Barbagallo è l’otorinolaringoiatra di Milano a cui puoi rivolgerti per qualunque tipo di problema audiologico. In questo approfondimento vedremo da quali parti è costituito il complesso sistema dell’orecchio.
L’anatomia dell’orecchio
Come abbiamo detto, il padiglione auricolare è solo una delle sezioni di cui si compone l’orecchio.
Si individuano 3 parti:
- orecchio esterno
- orecchio medio
- orecchio interno
Guardandoci allo specchio tutti noi vediamo l’orecchio esterno costituito dal padiglione, una cartilagine rivestita ad un sottile strato di pelle. Questo raccoglie i suono che ci circondano e li trasmette attraverso il condotto uditivo, un canale che si auto-protegge producendo cerume e termina con la membrana timpanica.
Il timpano è il punto di congiunzione con l’orecchio medio, che comprende oltre al timpano e la sua cavità anche tre ossicini, la tuba uditiva, la finestra ovale e la finestra arrotondata.
Il timpano è particolarmente sensibile alle onde sonore le quali, quando si infrangono sulla sua superficie, si trasmettono a tre ossicini: incudine, martello e staffa. Quest’ultimo è collegato al labirinto o orecchio interno. I tre ossicini, i più piccoli del corpo umano, sono contenuti in una cavità che si restringe in un canale (Tromba di Eustachio) collegato alla faringe.
Questo dettaglio ci fa capire quanto gli organi non siano sistemi a sé stanti ma siano collegati tra loro e una disfunzione di uno si riflette sull’altro. Da qui l’importanza di rivolgersi a professionisti per controlli periodici.
Arriviamo quindi alla parte più profonda, l’orecchio interno, composto dalla coclea e dall’apparato vestibolare. La coclea ha la forma di una chiocciola e ospita migliaia di cellule ciliate che lavorano sui suoni. Queste hanno un compito fondamentale: trasformare le vibrazioni dei suoni in impulsi elettrici che poi vengono trasmessi al cervello attraverso il nervo acustico.
É qui dove l’orecchio controlla l’equilibrio statico e dinamico. Quando si avvertono sintomi quali vertigini o senso di instabilità la prima cosa da fare è rivolgersi a un otorinolaringoiatra, che studierà l’orecchio e il suo coinvolgimento nella sintomatologia.
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