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Negli ultimi anni gli apparecchi acustici sono molto cambiati. I vecchi dispositivi beige sono ormai soltanto un ricordo.

Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato i prodotti del settore uditivo e offrono veramente molti vantaggi a chili utilizza. Approfondiamo le principali caratteristiche.

Nuove tecnologie per l’udito con dimensioni ridotte

Il primo cambiamento negli apparecchi acustici più moderni, quello che salta gli occhi, riguarda le loro dimensioni. Oggi sono davvero molto piccoli, alcuni modelli risultano addirittura invisibili una volta indossati. Questo genera molta più tranquillità e fiducia nelle persone che li portano, che non devono preoccuparsi di cosa penserà chi li guarda. Si tratta di un risultato che è stato possibile grazie all’evoluzione della ricerca, che ha permesso di ridurre le dimensioni delle scocche e delle tecnologie contenute al loro interno.

Miglioramento della qualità uditiva

Oltre ad avere dimensioni ridotte, gli apparecchi acustici più moderni offrono anche prestazioni impensabili fino a qualche anno fa. Riduzione del rumore, ascolto a 360 gradi, comprensione della voce anche negli ambienti più rumorosi: sono solo alcuni dei vantaggi offerti dai modelli più avanzati. La comprensione della voce ha ormai quasi raggiunti quella delle persone con un udito per così dire “normale”, mentre i prodotti più potenti permettono di recuperare anche perdite gravi o profonde. Infine, il fatto che sia disponibile un’ampia gamma di modelli, aumenta le possibilità di scelta e di trovare il modello più adeguato a ognuno.

Il supporto al cervello

Tutti gli studi più recenti concordano su un aspetto importante: la percezione dei suoni è un processo meccanico, che avviene attraverso le orecchie, mentre la comprensione è un processo cognitivo, che avviene tramite il cervello. È il nostro cervello che dà un senso ai suoni, che ci fa comprendere la voce e ci permette di dare delle priorità. Ad esempio, ci fa capire che le parole del nostro interlocutore del momento sono più importanti rispetto a un rumore di sottofondo. Per questo tra gli effetti collaterali di un calo uditivo non trattato c’è la stanchezza a fine giornata. Il nostro cervello, non più in grado di dare un senso ai suoni, si affatica nel tentativo di farlo.

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