Naso, gola e orecchie sono organi delicati nei bambini e spesso molte malattie e infezioni riguardano proprio queste aree.
Per questo sottoporre il proprio bambino a una visita otorinolaringoiatrica pediatrica già da neonato è fondamentale.
La dottoressa Barbagallo, otorinolaringoiatra a Milano, è il professionista che stavi cercando. Grazie alla sua esperienza è in grado di analizzare lo stato delle ghiandole situate tra collo e testa dei piccoli pazienti, attraverso una strumentazione specifica e a misura di bambino.
L’approfondimento di oggi è dedicato appunto a informare circa la visita otorinolaringoiatrica pediatrica e la sua importanza. Entriamo subito nel vivo.
Come avviene la visita
La visita otorinolaringoiatrica pediatrica si svolge sostanzialmente con le stesse metodologie così come le stesse tecniche diagnostiche rispetto a quelle a cui viene sottoposto un adulto. Quello che cambia è la dimensione degli strumenti che chiaramente devono essere adeguati e più piccoli.
La prima visita con un professionista otorinolaringoiatra è consigliata già entro i primi 6 mesi di vita, per accertamenti basilari circa lo sviluppo degli organi e delle ghiandole relative all’orecchio, gola e naso.
Gli esami diagnostici necessitano invece di maggiore collaborazione da parte del bambini, per questo è consigliabile effettuarli a partire dai 6 anni in su.
Sia l’esame audiometrico che quello impedenzometrico necessitano di attenzione e collaborazione da parte del paziente, al fine di ottenere una valutazione quanto più attendibile possibile.
Quando portare il bambino dall’otorinolaringoiatra
Le adenoidi e le tonsille sono quei distretti che di solito danno più problemi nei bambini. Il loro ingrassamento o infiammazione può provocare dolore e generare a catena una serie di altri sintomi.
É bene sottolineare anche il fatto che adenoidi e tonsille non devono necessariamente essere rimosse o operate. Sta al professionista valutare la situazione e procedere con l’approccio migliore.
Ma quando è il momento di portare il bambino dall’otorinolaringoiatra? La prevenzione anche in questi casi è l’arma migliore per diagnosticare queste situazioni tempestivamente. In ogni caso un campanello d’allarme deve attivarsi nel momento in cui il bambino è soggetto spesso a:
- raffreddori
- malattie respiratorie
- persistenza di catarro e tosse
- russamento notturno
- dolore alle orecchie
- febbre
- riduzione dell’udito
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