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Cos’è il barotrauma, come riconoscerlo e come prevenirlo durante le immersioni. Consigli pratici e suggerimenti da un’otorinolaringoiatra esperta per proteggere le tue orecchie e i polmoni durante le discese e risalite subacquee.

Il barotrauma è un problema comune per chi pratica immersioni subacquee e, se non gestito correttamente, può provocare danni significativi all’apparato respiratorio e all’orecchio. Questo disturbo, causato dalla pressione variabile dell’acqua durante le discese e risalite, interessa chi si immerge a profondità anche relativamente basse, creando fastidio o, nei casi più gravi, lesioni ai tessuti interni. Conoscere i potenziali rischi e seguire alcune pratiche di prevenzione è essenziale per ogni appassionato di immersioni, sia per evitare problemi a breve termine che per salvaguardare la propria salute a lungo termine.

Cos’è il barotrauma e come si verifica

Il barotrauma è una lesione causata dalla variazione di pressione tra l’esterno del corpo e l’interno delle cavità, come orecchie, seni paranasali e polmoni. Durante un’immersione, l’aumento della pressione dell’acqua comporta una compressione dei gas presenti nelle cavità del nostro corpo, generando una differenza di pressione che può, se non bilanciata, provocare danni. La rapida risalita verso la superficie, invece, comporta una decompressione che espande il volume dei gas e, se non gestita, può provocare il cosiddetto “effetto tappo”, causando dolore e danni ai tessuti interni.

Tipologie di barotrauma subacqueo

Esistono diverse forme di barotrauma, che variano in base alla parte del corpo coinvolta:

  • Barotrauma dell’orecchio medio: è la tipologia più frequente e coinvolge la compressione o espansione dell’aria nell’orecchio medio, situato dietro il timpano. Si manifesta soprattutto in fase di discesa e può provocare dolore e, nei casi gravi, la perforazione del timpano.
  • Barotrauma dei seni paranasali: si verifica quando l’aria contenuta nei seni paranasali non si equalizza correttamente, causando dolore e, in alcuni casi, epistassi (sangue dal naso).
  • Barotrauma polmonare: più raro ma potenzialmente pericoloso, può verificarsi durante una risalita troppo rapida. Il gas intrappolato nei polmoni si espande rapidamente e può danneggiare i tessuti.
  • Barotrauma dei denti: meno comune, ma possibile, può accadere se l’aria resta intrappolata in una cavità dentale durante la compressione, causando dolore intenso e, a volte, rottura del dente.

Cause del barotrauma

Il barotrauma è causato da una mancata equalizzazione della pressione nelle cavità del corpo durante le immersioni. Le cause possono essere:

  • Ostruzioni nasali: una congestione nasale o sinusale impedisce l’equalizzazione della pressione nelle orecchie e nei seni paranasali.
  • Scarsa tecnica di equalizzazione: l’equalizzazione è fondamentale nelle immersioni; una tecnica non corretta può impedire la compensazione della pressione, specialmente durante le fasi iniziali della discesa.
  • Risalite troppo rapide: il rischio di barotrauma polmonare è più elevato in risalita. La decompressione rapida può provocare l’espansione dell’aria nei polmoni, con conseguenti lesioni.

Sintomi

Riconoscere i sintomi del barotrauma è essenziale per agire tempestivamente e minimizzare i danni. Tra i sintomi più comuni troviamo:

  • Dolore o pressione nell’orecchio: il sintomo principale del barotrauma dell’orecchio medio.
  • Vertigini: la sensazione di instabilità può derivare da un danno all’orecchio interno.
  • Udito ovattato o perdita temporanea dell’udito: possono indicare una pressione eccessiva sul timpano.
  • Nausea o vomito: spesso collegati a problemi di equilibrio causati dal danno all’orecchio interno.
  • Dolore o fastidio nei seni paranasali: particolarmente in fase di risalita.
  • Epistassi: un segnale di barotrauma nei seni paranasali.

In caso di sintomi gravi o persistenti, è fondamentale consultare un otorinolaringoiatra per evitare danni permanenti.

Come prevenire il barotrauma durante le immersioni

La prevenzione del barotrauma è essenziale per garantire immersioni sicure e piacevoli. Ecco alcuni suggerimenti pratici per evitare problemi:

  • Esegui l’equalizzazione della pressione regolarmente
    L’equalizzazione consiste nel bilanciare la pressione tra l’esterno e le cavità del corpo. Tecniche come il metodo di Valsalva (soffiare delicatamente con il naso chiuso) o il metodo di Toynbee (deglutire con il naso chiuso) sono particolarmente utili per equalizzare la pressione nelle orecchie. È consigliabile iniziare l’equalizzazione già durante la discesa e ripeterla spesso.
  • Evita l’immersione con congestione nasale o sinusale
    Se soffri di congestione nasale, raffreddore o sinusite, rinuncia all’immersione. Questi disturbi limitano la capacità di equalizzazione e aumentano il rischio di barotrauma.
  • Scendi e risali gradualmente
    Un’immersione sicura prevede discese e risalite lente, dando il tempo al corpo di adattarsi alla variazione di pressione. La fretta in risalita è tra le principali cause di barotrauma polmonare.
  • Evita alcol e caffeina prima dell’immersione
    L’alcol e la caffeina possono causare disidratazione e limitare la capacità di equalizzazione. È meglio evitarli nelle 24 ore precedenti un’immersione.
  • Controlla l’attrezzatura e la preparazione fisica
    Il buon funzionamento delle attrezzature, come il regolatore, e una buona preparazione fisica sono fondamentali per immersioni sicure. L’affaticamento aumenta i rischi e può ridurre la capacità di gestire le variazioni di pressione.
  • Consulta un otorinolaringoiatra
    Una visita di controllo può aiutare a identificare eventuali problemi di equalizzazione o predisposizioni a barotrauma. Gli otorinolaringoiatri possono anche insegnare tecniche di equalizzazione corrette e fornire consigli personalizzati.

Cosa fare in caso di sospetto barotrauma

Se durante o dopo l’immersione avverti dolore, pressione o sintomi sospetti, interrompi l’immersione e consulta un medico il prima possibile. In caso di perforazione del timpano o vertigini gravi, evita ulteriori immersioni fino alla completa guarigione, per evitare complicazioni.

Consultare un otorinolaringoiatra specializzato è sempre consigliabile per garantire la salute dell’apparato respiratorio e dell’udito, fondamentali per esplorare il mondo subacqueo senza problemi.

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